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sabato 28 luglio 2012

Alla ricerca del pane tipo baffo che baffi non ha

Fa caldo, molto caldo e accendo il forno solo quando ci sono le giornate di tregua dalla canicola. In quelle rare occasioni ne approfitto per fare il pane che poi magari surgelo. Questa è stata ad esempio l'ultima infornata della settimana scorsa, prima che l'ennesimo anticiclone africano ponesse fine ai miei buoni propositi.

tres panes "tipo 0" y una trenza de pan con leche en el fondo
E questo è uno degli esemplari surgelati e scongelati. Si mantiene benissimo se viene surgelato appena raffreddato e magari fatto passare per 2-3 minuti in forno caldo per restituire croccantezza alla crosta.

pan tipo 0
La ricetta è simile a quella di Luisa, ma con alcune piccole varianti:
ho usato solo strutto e non metà olio e metà strutto come fece lei, ho usato un po' più di sale e solo 1g di lievito di birra (quello di usare poco lievito ed aspettare più tempo ormai è una costante di tutte le preparazioni lievitate e non me ne sono mai pentito).
Inoltre, in questo caso, non spruzzo acqua durante la cottura, perché voglio che la crosta rimanga opaca e non lucida.
A scanso di equivoci ripeto le dosi.

Ingredienti per il lievitino:
125g di farina tipo 0
75ml di acqua
1g di lievito di birra

Ingredienti per l'impasto finale:
il lievitino riposato in frigo una notte
500g di farina tipo 0
225ml di acqua
45g di strutto
10g di sale

Procedimento:
vedasi il procedimento del pane tipo romagnolo di Luisa, omettendo completamente la spruzzatura d'acqua.

el pan tipo 0 tiene una miga muy suave y perfumada
Questo pane ha una mollica morbidissima, bianca, è profumato ed è l'accompagnamento ideale delle pietanze regionali emiliane o dei salumi, si presta molto bene anche a farci dei panini. Rispetto al pane da forno di questo tipo forse occorre calare ancora un po' la quantità d'acqua, ma già così non mi fa rimpiangere quello acquistato.

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