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domenica 16 dicembre 2007

La torta sbrisolona di casa mia

La torta sbrisolona, falsamente denominata anche sbriciolona o sbrisolosa, è il dolce natalizio tipico di Mantova, soprattutto quando ci si riferisce ai dolci caserecci.
Ovviamente la sbrisolona versione turistica si trova anche a ferragosto, ma dubito che esista un solo mantovano che la compri in quel periodo.

La ricetta che darò è, né più, né meno, quella di casa mia, presa dal ricettario di mia madre che la faceva come la faceva mia nonna e qui ci fermiamo con le testimonianze di prima mano.
Tra l'altro coincide con quella data nel sito da cui presi la ricetta della torta greca, il che mi conforta.

Sia chiaro che non pretendo di dare LA ricetta, ma tutto sommato posso tranquillamente affermare che le varianti con nocciole, arachidi e/o altre combinazioni di ingredienti semplicemente non mi interessano... :-)

Ingredienti per 1 torta sbrisolona sontuosa o 2 medie:

farina tipo 0 200g
farina di mais gialla tipo fioretto per dolci 200g (non quella grossa da polenta!)
burro 200g (oppure 100g burro + 100g di strutto)
zucchero 200g
mandorle 200g
2 uova medie (oppure un uovo + un tuorlo)
2 bustine di vaniglia
1 tappo di liquore all'anice (facoltativo, io lo metto)
pizzicone di sale q.b.

Procedimento:

Come vedete questa ricetta è decisamente facile da ricordare come dosi, poiché tutti gli ingredienti principali sono presenti nella stessa quantità, per cui è anche abbastanza facile calcolare il necessario per fare un numero maggiore di torte, io di solito ne faccio sempre 4-5 alla volta.


Io di solito uso mandorle pelate, però volendo potete fare un pò e un pò.
Tostare le mandorle in un tegame a fuoco medio, girandole in continuazione per evitare che si brucino. Le mandorle devono diventare color marroncino chiaro chiaro, spero che dalla foto si capisca. Quando sono pronte mettetele a raffreddare in un recipiente diverso, se le lasciate nel tegame potrebbero bruciarsi anche a fuoco spento.

Una volta raffreddate, trituratele non troppo fini.

Fate una bella fontana sulla spianatoia con le 2 farine, lo zucchero, la vaniglia, il sale e il burro a pezzetti. Il burro conviene che non sia proprio gelido ma neanche troppo ammorbidito se non poi farete fatica a sbriciolare l'impasto. Per il sale, dovrete regolarvi secondo il vostro gusto, a me piace molto quando mangiandola si sente d'improvviso un granellino di sale, per cui di solito metto un pizzicone, credo siano 2-3 grammi al massimo alla fin fine.

Al centro della fontana mettete le uova, togliete un albume se volete che la torta sia più farinosa o lasciatelo se la volete più consistente. Aggiungete il goccetto di liquore se vi piace.

Mescolate il tutto con le mani, come se doveste spremere un tubetto di dentifricio, alla fine deve risultare un impasto ben amalgamato ma granuloso, una consistenza che si spezzetta facilmente.
Alla fine unite le mandorle tritate e lavorate il tutto ancora qualche minuto.

Prendete una tortiera grande, vanno bene quelle di alluminio per esempio oppure anche quelle antiderenti. Sbriciolate l'impasto cercando di distribuirlo uniformemente senza pressarlo, deve semplicemente cadere nella teglia. Decorate con mandorle intere, pelate o meno, se volete.

Scaldate il forno a 170 gradi e infornate per 30 minuti circa o più se la volete più scura.
La sbrisolona a me piace piuttosto chiara, per cui i bordi sono appena marroncini, ma il centro rimane giallo dorato.

Una volta raffreddata, potete spolverarla con un po' di zucchero a velo.

Pur essendo un dolce di una estrema semplicità, di solito raccoglie l'entusiasmo di tutti e difficilmente sopravvive a lungo.


Di solito è un dolce che si mangia sempre il giorno dopo o anche vari giorni dopo, non soffre rinsecchimenti, anzi, forse tende a diventare ancora più buono.


Ultimo aneddoto: mia zia dice che in campagna questa torta una volta la facevano con il grasso della gallina e una volta provò a fare la versione "filologica", senza rimanerne entusiasta.
Non è detto che le cose fatte come una volta siano necessariamente migliori, forse certe ricette erano più frutto della penuria che non di scelte ragionate...

Posso invece dire che la versione metà strutto e metà burro ha una sua precisa identità e vale la pena provarla.

8 commenti:

ariarossa ha detto...

Bellissima Ttlaz. questa te la copio di sicuro ma dopo le feste :-)

Byte64 ha detto...

Aria,
mi pare di capire che dopo le feste ti metterai a dieta insomma...

:-D

ariarossa ha detto...

Già :-D

Anonimo ha detto...

Che buonissiiiiiima!!!!!!!!!!!!!!!!!
Manci vuole (pardon vorrebbe ;-) ) sapere se il burro che hai usato è Uccelli.

Byte64 ha detto...

Sibbiiiiì,
no, questa volta non era Beppino Occelli, ma era un altro burro di centrifuga, ma non mi ricordo precisamente quale, ho fatto 15 sbrisolone con almeno 3 burri diversi... :-D

Sembra un torta stupidina, invece quando si inizia non si smette più e si finisce senza manco accorgersene.

Ciao!

Strega ha detto...

Hola zio!
Dos preguntas, los 200 gr de almendras NO incluyen las enteras que van arriba? Si no tengo sobrecitos de vainilla sino extracto a cuanto equivale un sobrecito?

Byte64 ha detto...

Hola nipotina!
las almendras de arriba las puedes tomar del total, no va a cambiar mucho como serán 20g cuando mucho, pero si quieres poner mas, bueno, añade 20g gramos :-)
Un sobrecito es de 0,5g, digamos que se pueda sustituir con una cucharadita de extracto, así hice yo la ultima vez y salieron bien. Luego podrás arriesgarte a poner mas si quieres que sepan mas a vainilla.
Si vas a usar la harina para polenta, tienes que molerla muy fina, debe salir como polvito.
Ciao nipotina!

Gabriela, clavo y canela ha detto...

Flavio, hice para la mesa de dulces del bautismo de mi sobrino, (el sábado), fue una sensación. Gracias querido amigo por enseñarme esta receta tan rica
besos
Gaby

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