Sia chiaro che non stiamo parlando del famigerato Rocco, specialista sui generis di patate fritte e non... :-D
Ho riesumato da un vecchio scaffale delle riviste vecchie come il cucco di mia madre, dove c'erano delle monografie di cucina regionale italiana e ho trovato una vera miniera di ricette.
Quella che attualmente va per la maggiore è quella sulla cucina della Basilicata e la ricetta che ho provato è tanto banale quanto deliziosa:
patate in purgatorio (o all'inferno, dipendendo dalla furia del peperoncino...)
Ingredienti: 3-4 patate grosse
mezzo bicchiere d'olio d'oliva extravergine
peperoncino rosso piccante ad libitum
prezzemolo tritato
1-2 spicchi d'aglio (1 se grosso, 2 se piccoli)
sale q.b.
Procedimento:
Lavare e lessare le patate a vapore. Pelarle e tagliarle a dischi di circa 1 cm di spessore.
La ricetta dice che a questo punto vanno lasciate raffreddare, però io avevo fame e le ho mangiate calde.
Tritare il prezzemolo con l'aglio.
Scaldare l'olio e il peperoncino a pezzetti.
Cospargere le patate con il sale e il trito di prezzemolo e aglio, quindi versarci sopra l'olio bollente.
Servire come contorno, ad esempio di carne da bollito.
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lunedì 3 dicembre 2007
Patate in purgatorio
sfornato da
Byte64
alle
18:06
archiviato in Contorni, Cucina italiana, Verdure
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5 commenti:
buona questa ricetta..
da noi (senza peperoncino) le faceva la mia nonna e le chiamava "patate alla povera"...
ora le proverò anche col peperoncino che a me piace molto...
grazie Tlaz
In effetti non sembra un piatto troppo raffinato, ma a noi non ce importa assolutamente nulla.
Vai col peperoncino Lucià!
Tlazzi, anche qui le facciamo ste patate ma non so come si chiamino :)
ma figurati se a Napoli non avete un nome di fantasia per queste patate, non ci credo neaaaaanche....
;-)
Tlaz.. questa ricetta non sarà raffinata come dici tu, ma sicuramente è una squisita ricetta...
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