Tutto ebbe inizio mesi fa, quando vidi una foto nel bellissimo gruppo di fotografie Sabor a México, su Flickr. Un sontuoso pan de fiesta, di quelli che si comprano sui banchetti in certe feste paesane in Messico, decorati con frutta candita e, presumo, un velo di crema pasticcera.
Come potete constatare, io come artista sono una vera frana, però la prossima volta conto di lasciar fare le decorazioni al resto della famiglia che sembra avere molto più talento artistico del qui presente.
Le settimane passavano e io non mi decidevo mai a fare questo pan de fiesta, sia perché in realtà non avevo una ricetta di riferimento, sia perché le notizie in proposito erano vaghe, l'impasto assomiglia a questo, no assomiglia di più a quell'altro, finché l'altro ieri ho rotto gli induci e mi sono messo a cercare, trovando un ottimo punto di partenza nella ricetta del pan de fiesta di Gumer.
Pochissime le variazioni: ho raddoppiato la quantità di zucchero, perché secondo me era davvero troppo poco per un pane che comunque deve avere una sfumatura dolciastra. Poi ho usato lievito di birra fresco anziché secco, ma non saprei dire se in proporzione sia di più o di meno, diciamo che sono andato con la mia esperienza in base alla quantità di farina e infatti il pane è lievitato molto bene. Un pelino in più di burro per farlo più brioscioso.
Infine ho aggiunto la crema decorativa che invece lui non ha messo proprio.
Ci avrò preso?
Ingredienti:
560g di farina tipo 0
250ml di latte intero
100g di zucchero
75g di burro
8g di lievito di birra fresco (1/4 di cubetto)
2 uova medie
2 cucchiaini rasi di sale
per la decorazione:
crema pasticcera (dosi per un tuorlo, vedi ricetta delle chilindrinas)
un tuorlo
un cucchiaio di latte
semi di sesamo q.b.
frutta candita (opzionale)
Procedimento:
sciogliere il lievito con due cucchiaini di zucchero mescolando finché non si liquefa (come il miracolo di San Gennaro!). Mescolare la farina con lo zucchero, il sale, le uova e il burro ammorbidito, aggiungendo il latte un po' alla volta assieme al lievito sciolto. Queste operazioni preliminari le faccio ormai sempre con l'impastatrice.
Otterrete un impasto piuttosto colloso dopo una decina di minuti, che, dopo la lievitazione lavorerete a mano con l'aiuto di un po' di farina aggiuntiva. Quindi non vi spaventate se l'impasto è molto umido e appiccicoso, è normale. Lasciatelo lievitare coperto fino al raddoppio (sono necessarie diverse ore, io di solito lo lascio lavorare tutta la notte), poi mettete un po' di farina sulla spianatoia e sgonfiatelo, impastando a mano, questo tipo di impasto è veramente godurioso da lavorare con le mani infarinate, è soffice ed elastico.
Suddivitelo in tre parti uguali, due per fare le trecce laterali e una per l'interno.
Ho steso una delle tre parti a forma di ovale e le altre due le ho trasformate in due lunghe salsicce, che poi ho intrecciato tra loro e stese attorno all'ovale centrale.
Poi, mentre questo semilavorato lievitava al coperto dentro al forno spento, ho preparato la crema pasticcera da stendere sopra alla parte centrale e la frutta candita tagliata in lamine sottili, per evitare che cuocendo diventi dura come una suola.
Per la crema pasticcera, la solita ricetta già usata in altre occasioni (un uovo è più che sufficiente). Si stende giusto un velo di crema e poi si decora come si crede.
Mentre decorate, scaldate il forno a 180 gradi. Concludete l'opera bagnando la treccia con un tuorlo sbattuto con un po' di latte e decorando con semi di sesamo.
Infilate il pan de fiesta per circa 25 minuti o comunque fino a quando la treccia non assumerà un bel colorito rossastro e poi... resistere, resistere, resistere, almeno fino all'ora di colazione :-)
Strozzapreti di farina e brodo
5 giorni fa
10 commenti:
bellissimo! da mangiare con gli occhi ( meglio con la bocca ;))
p.s. ma sarà la stagione ( che lì sarà pure altra rispetto a qui)? perchè pure io ieri ho briosciato...
ciao !! hola tlazolcalli soy mexicana del df , vivo en modena cerca del centro , te agradezco por toodas tus recetas porque simpre me ayudan muchissimoo !! y pues espero que si tengo una duda de cualquier platillo , pues me diras una mano , jaj seguro ahbals español no???
va be se non cmq sono una tua fan.. mi chiamo damaris zamudio !! ciao alla prossimaaa !
Lux,
mi sa che tu pensi che io sia chissà dove, in realtà sono sempre al solito posto, nella accogliente pianura padana, talmente accogliente che le zanzare tigre, da quando sono arrivate, non ci pensano proprio a sposarsi altrove.
Ciao!
Paisana,
como es posible que haya toda esta comunidad mexicana en Modena y ni siquiera nos dimos cuenta.
Pues, si tienes dudas, escribe en el blog y te diré.
Gracias por comentar y hasta pronto!
mi ti vedevo a fare la spola tra vecchio e nuovo continente...
;-)
Beh, io dico che bello è... E sembra anche buono. :D Mi vengono in mente le "roscas" che si fanno tanto per Pasqua come per "Reyes". Sempre con crema pasticcera qua e là. Saranno parenti immagino. :)
Saluti dall'emisfero sud. :D
Marcela
Anche secondo me ha un ottimo aspetto
Caro Tlaz,
mica so dirti che sia riuscito o meno...però mi ha incuriosito e richiamato il pane della domenica, delle feste, dell'Europa Centrale, forse tradizione ebraica o viceversa, già dal sedicesimo secolo...
Sei molto bravo...anzi, se una signora messicana ti chiede "aiuto", è proprio il massimo!
Complimento e un saluto affettuoso a tutte le persone di lingua spagnola che ti scrivono, così mi esercito a leggere!!!
Buona notte!!!
Per San Francisco...pure immerso nel mondo latino-americano, speravo di vedere foto della città...mio figlio c'è stato per settimane e mica me ne ha fatto, ma allora non c'erano acora le digitali, 2001, e io bazzicavo poco il PC!!!
Sibbi',
anche per me era proprio buono, ma ormai siamo in dirittura d'arrivo per il primo novembre, e' l'ora del pan de muertos.
Ciao!
Grande Ivana,
grazie, anche a me fa molto piacere quando i messicani di trattano da compaesano, d'altra parte avrei i titoli per chiedere la cittadinanza, mi manca la residenza. Chissa'.
In realta' a parte i primi due giorni, non ho visitato molto, ho gironzolato per zone note, questa e' stata la mia quarta visita a San Francisco.
Pero' ho fotografato i ghiacci della Groenlandia, le terre di Baffin e i vulcani del nordamerica dall'aereo con la fotocamera del cellulare.
Le altre foto le ho cestinate, ho scoperto a posteriori di aver messo mezzo ditone sull'obiettivo :-D
Buona notte!
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