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martedì 14 giugno 2011

Pesche deluxe o... de Tlaz?

Archiviato il fine-settimana referendario con un meritato successo, ho deciso di autopremiarmi con le tradizionali pesche dolci.


Dico tradizionali perché da che mi ricordo sono sempre state un classico dolce da forno emiliano e per qualche motivo il colore rosa sgargiante le ha sempre rese irresistibili. Oltre a presentarsi di volta in volta leggermente diverse nell'impasto (più o meno morbido, più o meno secco, più o meno dolce), anche il ripieno fa la sua parte, c'è chi prende la scorciatoia e le riempie di nutella e chi invece usa proprio cioccolato amaro fuso. Nessuno dei due estremi mi soddisfa completamente perché mi piace di più un ripieno corposo ma non eccessivamente dolce, anche perché tutto il resto della pesca è già decisamente dolce, quindi ci vuole qualcosa che contrasti un minimo.

Pur essendomi sempre piaciute non mi ero mai cimentato nel farle, anche perché non avevo una ricetta conosciuta sottomano. Ovviamente ne esistono migliaia di versioni diverse, una per pasticcere almeno, però, quando ho visto quelle della mia quasi-compaesana Serena, ho deciso di rompere gli indugi.
Solo che poi, alla buonora, ho scoperto di non avere strutto in casa, per cui è scattata l'immancabile variante.
E a dirla tutta mi aveva anche preso il raptus della amarena sciroppata messa a mo' di nocciolo, ma poi ho optato per una semplice aggiunta di sciroppo di amarene nell'impasto e mi sembra ci stia benone, anche se mi riservo di provare un'altra volta.

Avevo pensato anche di coinvolgere il solito misterioso gourmet di Carpi, grande intenditore di pesche dolci, che ogni tanto si offre apparentemente volentieri a fare da cavia per i miei esperimenti gastronomici, ma lui questa volta ha preferito andare a lavorare in trasferta pur non di non sottoporsi alla tortura culinaria.
Vedremo se poi verrà a Canossa o se ci penserà direttamente la moglie a dargli il resto del carlino.

Ingredienti ricetta tlazzesca:
500g farina
250ml panna
30g burro morbido
200g zucchero
un cucchiaino di miele millefiori
un cucchiaio di sciroppo d'amarena
una bustina lievito vanigliato
sale
2 uova

Ingredienti per il ripieno (budino al cioccolato):
2 tuorli d'uovo
125ml latte
60g di zucchero
20g di farina
50g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di cacao amaro
vaniglia

Per la finitura
liquore tipo alchermes o misto per dolci
zucchero semolato q.b.

Procedimento:
fare le pesche dolci è facile e abbastanza rapido, grazie al fatto che non c'è bisogno della lievitazione.  Si mescolano tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e piuttosto appiccicoso.

Con l'aiuto di un cucchiaio e di abbondante farina sulla spianatoia si ricavano delle specie di polpette che poi disporrete su una teglia foderata di carta da forno.

Le fate cuocere finché non si gonfiano bene ma senza lasciarle inscurire troppo.

In ogni caso provate con il classico stecchino a forarle, deve uscire pulito.

Una volta raffreddate potete scavare leggermente il centro con un cucchiaino. C'è chi invece crea la cavità utilizzando molto astutamente dei gusci di noce, così non si deve fare questa operazione.
Prima di procedere al bagno nel liquorino, occorre preparare il budino al cioccolato.
Molto semplicemente in un pentolino sbattete un paio di tuorli d'uovo con lo zucchero e la vaniglia fino a renderli spumosi, poi aggiungete la farina e il cacao, mescolate bene senza lasciare grumi e infine aggiungete un po' alla volta il latte a freddo. Mettete il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e mescolate continuamente. Quando il liquido inizia a scaldarsi, aggiungete la cioccolata a pezzetti.
Continuate a mescolare finché il liquido non si addensa e poi spegnete. Lasciate riposare la crema al cioccolato una decina di minuti e poi iniziate a riempire una metà delle pesche, mettendoci l'altra sopra.
Infine bagnate le pesche nel liquore su tutti i lati e poi in abbondante zucchero.

Disponetele su un piatto a riposare per qualche ora.

A mio modesto parere migliorano ulteriormente a partire dal giorno dopo.


Si conservano bene per due-tre giorni in un recipiente di vetro chiuso.

17 commenti:

alex ha detto...

Me llevo yo tambien una para festejar el gran suceso! Buenisimas, Alex

p.s. hice tu receta de focaccia di Recco, pero la tengo que perfeccionar, aun asì muy buena! gracias

Norma Ruiz ha detto...

Que ricos, sabes yo conozco unos panecillos mexicanos muy parecidos que se llaman besos prometo que en cuanto organice algunos pendientes, la pongo para que la veas, saludos.

mely ha detto...

Si como dice Norma, se parecen a los panes que tambien se les conoce como "yoyos" en algunas partes de MExico.

Panadero! ni el calor te para. :)

Byte64 ha detto...

Alex,
el chiste de la focaccia di Recco es extender la masa muy muy delgada, si tienes preguntas me dices, ok?

Gracias y un saludo!

Byte64 ha detto...

Norma,
me encantaría ver esa receta, no tengo duda de que este dulce sea conocido bajo diferentes nombres en muchos rincones del planeta.

Gracias y hasta pronto!

Byte64 ha detto...

Mely,
dentro de un mes voy a estar "on site", luego podré dedicarme a las investigaciones lingüísticas!

Sabes que? Hasta ahorita no hubo el gran calor, por eso no he parado, pero si el termómetro sube arriba de los 30, vas a ver que mis recetas de repente no van mas allá de una rebanada de sandia o dos de melón con jamón ;-)

Ciao!

¿Gusta Usted? ha detto...

Sí, Flavio, se parecen a los yo-yos
aquí en México! Qué ricos!!

Que no suba a mas de 30!

sergio ha detto...

Tlaz carissimo,

Mi fai ritornare indietro nel tempo: punto la data sulla supermacchina temporale, quattroconti a mente... avevo otto anni, allora frequentavol'oratorio e nelle scatole di cartone tutte in fila le pesche con lo zucchero, ripiene di marmellata. Le dita che rimanevono appiccicate, dopo che il dolce veniva ingurgitato con foga. Mi ricordo che erano a buonmercato ed attiravano noi ragazzi per il fatto che si mangiavano due volte potendo dividerle a metà.
Potremmo definirle un dolce d'altri tempi (cinquantun'anni sono passati). Poi sono arrivate le merendine fatte in serie, e la poesia è fiita.

ciao

Byte64 ha detto...

Nora,
nunca se me ocurrió comer los yo-yos en México, cuando ando por esos rumbos voy por los cocoles o las conchas o las campechanas...

No me hagas pensar en eso, todavía falta un mes!

Ciao!

Byte64 ha detto...

Sergio,
hai fatto bene a ricordarmelo perché alcune varianti di pesce sacherizzate avevano sia un leggero velo di marmellata di albicocche, sia la cremina di cioccolato e amaretto, anzi, bisogna che me lo segni che la prossima volta ne faccio anche così.
Ai miei tempi in compenso la colazione tipica da "centro estivo" prevedeva il famoso tortino Poretta al limone, do you remember?

Ciao!

Anonimo ha detto...

Senor Tlaz haga su perfil de este blog en facebook para seguirlo ya no tengo mi blog porque no tengo tiempesin mi nena ya esta mas grande y tengo que andar atras de ella. Saludos desde la Isla bonita" sicilia"
Arianne

Byte64 ha detto...

Hola Arianne, que ondaaa?
Lo siento pero el facebook no me gusta, pero me imagino que puedas seguir el blog desde allá, veo que ya muchos vienen de ese sitio.

Un saludo y nada de señor ok?
;-)

Sonia Monagheddu ha detto...

Sono anni che le "filo" ma non ho ancora avuto modo di provare a farle, ad esempio il trucco del guscio non lo conoscevo avrei proceduto anche io di scavo ;) detto ciò da oggi ti seguo con piacere, se ti va passa a trovarmi e se ti è avanzato qualcosa porta pure una di queste pesche ^_^ non mi offendo.
Buon fine settimana

Gabriela, clavo y canela ha detto...

Que delicia Flavio! justo es la hora del desayuno aqui y me quedé relamiendo!
Ya falta poco verdad? ya les estamos esperando!
Por cierto, hice una fusión mexicana.italiana, pasa por mi blog a ver si te gusta..
besos!

Gabriela, clavo y canela ha detto...

jajaj Flavioooo! como te voy a esperar con pizza! yo te voy a esperar con tamales, mole, arroz a la mexicana! jaja..

Byte64 ha detto...

Sonia,
anche io ho impiegato anni per decidermi a farle, poi, una volta preso il via, nessuno mi ferma più :-D

Ho giusto in frigo un bricco di panna, quasi quasi, complice la temperatura sopportabile, potrei perfino cimentarmi...

Ciao!

Byte64 ha detto...

Gaby,
no te desesperes, ya falta poquito y les va a caer el chahuistle
:-D

Abrazos

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